Eventi in corso


Lo Slidekatalog della Monstra

sabato 26 aprile 2008

GLAM 0.1 [Artisti]



WEI LATERZA TOMASSETTI FANTINI PAGANO BONGINI GORETTI RICCI
MAGI INNOCENTE BALDELLI BERGHOLZ MANCINELLI DUGUID ZIEGER CAROTTI
FONTANELLI BUCCI PACINI CONTALDI RINALDI ERRIGHI ROCCHETTI ROSSI




venerdì 25 aprile 2008

GLAM 0.1 [Presentazione Manifesto]



GLAMART® approda a Spello, nella magica Villa Fidelia, ospite di RIVOLUZIONE ESTATICA, evento celebrativo del ’68, in tutte le sue forme.
L'occasione è propizia per presentare il manifesto di GLAMART®, il circo itinerante dell’effimero mondo dell’arte contemporanea. Ma non solo. Si parla di creature superpsichiche, di visioni, premonizioni, icone. Si parla del tempo. Della vita. Dell’infanzia eterna e consapevole. Come frammenti ciclici, gli elementi scandiscono le fasi dell’esistenza di ogni essere umano. Una serialità riprodotta con puntate tematiche. Montecatini Terme è l’acqua. Torino, il fuoco. Matera, la terra. Roma, l’aria. Berlino, l’etere: la quintessenza, cioè la “forza vitale del corpo” sintesi di tutti gli elementi ed elisir di lunga vita. Un viaggio straordinario che si concluderà in Tunisia, a Sousse, l’1 dicembre 2008. Esattamente un anno dopo la messa in scena della puntata zero, a Città di Castello, nel 2007. Un viaggio che comincerà nell’acqua, in primavera. E cioè nello spazio e nel tempo dove ha inizio la vita. Le sei mostre GLAMART® nascono da parole e codici che vengono dalla Bibbia e che sanno di scienza. Il dott. Jeffrey Satinover, psicanalista, fisico e studioso di sacre scritture, rivela - decifrando gli antichi testi – che nella matrice dela parola Aids è chiaramente affermato il concetto di “fine di tutte le malattie”. E cita l’opera del massimo esperto di magnetismo terrestre, Gregg Braden, sulla mutazione genetica spontanea: questa mutazione sta avvenendo su bambini che sviluppano una resistenza maggiore ad ogni tipo di malattia. La scienza ha poi scoperto che anche gli adulti possono mutare nello stesso modo. Forse, restando bambini dentro. Questi piccoli mutanti sono la razza più insolita e carismatica che sia nata nella nostra epoca: i bambini superpsichici. GLAMART® è un omaggio a loro, e a noi. Che parliamo il linguaggio del cuore. GLAMART® è strumento per l'arricchimento culturale della grande civiltà artistica italica. Laddove Italia indica il mondo – urbis et orbis – che della sua luce si nutre. Le mostre sono disseminate a creare un percorso che lasci un segno. Un fiocco rosso che racconti delle inquietudini contemporanee nel momento in cui divengono espressione artistica. Cioè prima che il mercato le fagociti. E le espella. In questo senso l'orientamento è all'underground. Inteso, però, come corrente della business art. Ma non solo. Visto che tutto andrà all'asta e tutto concorrerà a creare un capitale economico destinato alla solidarietà. GLAMART® è l’estetica del bello. E anche quella del brutto. Perché, di sicuro, è avanguardia. Nel senso che intende valorizzare una nuova Italia a partire dall’Arte. Libera. Elemento autonomo di marketing. L’arte Glam è uno spazio di ascolto inedito, capace di promuovere fruizioni alternative a partire dal gusto. Tradizione, innovazione e finanziamento di iniziative sociali. L'arte si rende utile. E rende utili. E' lo slogan degli artisti Glam. Talenti assoluti che si auto-selezionano, brillando di luce propria. Cioè che per essere Glam, basta sentirsi Glam. E partecipare a una, o più, delle varie iniziative previste. Proponendo il proprio modo di esprimersi. Inventandosi. Le sei mostre-evento sono precedute – e seguite - da una serie di manifestazioni correlate, Le Glam Special Edition, legate a celebrazioni particolari, ad artisti specifici, peculiari al territorio o a iniziative insolite. Eventi TARGATI Glam. Come GLAM ’68 – Rivoluzione Estatica.


giovedì 24 aprile 2008

GLAM 0.1 [Comunicato stampa]


GLAM '68 RIVOLUZIONE ESTATICA

A Spello, nella verde Umbria di San Francesco, c’è una mostra ricca di contrasti e scissioni, quindi infelicità come dolore che esce dall’individuo e raggiunge l'universalità.

Riconoscendosi come ragione che è realtà e realtà che è ragione.

Si chiama “Rivoluzione Estatica” e celebra il ’68. Ovvero quarant’anni di mostruosa liberazione. La mostra non sarebbe così dirompente se non fosse per la presenza del collettivo di Glam Art. La ventina di artisti internazionali che ha aderito al progetto di costituire un nuovo movimento artistico. Basato, si, sulla ricerca del bello, ma orientato anche nel senso del bene. Il Manifesto programmatico, presentato in occasione dell’apertura della mostra, parla di un circo itinerante dell’effimero mondo dell’arte contemporanea. Ma non solo. Perché i temi sono creature superpsichiche, visioni, premonizioni, icone. Il tempo. La vita. L’infanzia eterna e consapevole. Le mostre Glam Art sono disseminate a creare un percorso che lasci un segno. Un fiocco rosso che racconta delle inquietudini contemporanee nel momento in cui divengono espressione artistica. Cioè prima che il mercato le fagociti. E le espella. Di pari passo va il discorso sulla solidarietà, per cui l’arte Glam ha finalità nobili. Intanto, in attesa della partenza ufficiale, ci sono le “ospitate”, come questa di Villa Fidelia.

Occasioni, per gli artisti Glam, di cimentarsi in contesti di confronto. Che possono generare emozioni forti. Come la performance inaugurale, opera della poetessa Antonella Pagano. “La signora dei campanelli” si è cimentata in un reading su prato ispirato alla de-florazione: un discorso sui fiori e sulle donne in fiore. Suoni per adulti, che divengono versi per fanciulli. In un circolo di conoscenza senza età, che ha il sapore dell’antico e del moderno insieme. Nella sala dell’armonia, Sergio Laterza mette in cornice il caos, ovvero la “cacciate dell’arte dall’inferno terrestre”. Dodici ritratti impossibili, i suoi, che sembrano lavori digitali, invece sono frutto di una manualità dirompente.

Il ritratto, questo – nella pittura odierna - sconosciuto, torna, invece, prepotentemente. Ritratti inediti della società liquida. Quelli, disarmanti, dell’ottimo Tomassetti e quelli, freschissimi, della giovane Chen. Quelli inquieti di Duguid e quelli incellofanati della Simona Baldelli. Ritratti. In ferro o mascherati, di ceramica deforme. Finti. Come la strepitosa “nera gonfiabile” del geniale Innocente.

“Glam Art è il ritratto del nostro tempo. O, almeno, del tempo che vorremmo” dice Damiano Laterza, curatore dell’iniziativa. Il giovane critico d’arte del Sole 24 Ore - assieme allo studioso umbro di Scienze olistiche, Alessandro Volpi, con cui ha ideato il progetto - sembra fermamente intenzionato ad “immettere aria nuova nell’ambiente artistico, che non sia la solita spruzzata di Gled”.

Le premesse sembrano giuste. Poiché il risvolto sociale dell’arte Glam passa per tutta una serie di associazioni di volontariato, istituzioni correlate e personalità di rilievo, che si rifanno alla medicina psicosomatica portata avanti dall’Associazione A.S.SIDA onlus di Città di Castello. Della quale Volpi è fondatore, nonché presidente.

Le mostre Glam sono anche eventi di raccolta fondi – gli artisti mettono in vendita le loro opere, decidendo, a propria discrezione, quale percentuale devolvere dell’eventuale ricavato – e sensibilizzazione.

Fondi utili per la ricerca e le attività di prevenzione e cura delle malattie autoimmuni. Ma anche per combattere il disagio psichico, la violenza sui minori e quelle, quotidiane e di ogni tipo, subite da noi adulti.

Eventi Glam sono anche i talk show – a Spello, il 4 maggio alle 18.00, se ne terrà uno, a piedi nudi sull’erba – animati da discussioni inedite e da performances artistiche strabilianti.

La mostra “Rivoluzione Estatica” resterà aperta fino all’11 maggio 2008, tutti i giorni, dalle 10.30 alle 19.00

Per informazioni su Glam Art si può visitare il sito glammart.blogspot.com